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Bonus mobili senza ristrutturazione: sì o no? Se avete intenzione di cambiare mobili di casa e elettrodomestici è bene che conosciate nel dettaglio quelle che sono le regole da rispettare. Il bonus mobili consente infatti di ottenere un parziale rimborso delle spese sostenute ma solo in presenza di alcune specifiche condizioni precisate dall’Agenzia delle Entrate, uscita con una circolare ufficiale al riguardo. E allora si può usufruire delle detrazioni previste dal bonus mobili anche se non si effettuano lavori di ristrutturazione in casa?

Bonus mobili senza ristrutturazione: sì o no?

La risposta è no. L’Agenzia delle Entrate è molto chiara in proposito: parla di possibilità di usufruire del bonus mobili solo se si avviano lavori di ristrutturazione di qualsiasi importo. Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia, dunque, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

Bonus mobili: cosa si può comprare

In assenza di ristrutturazione, dunque, questo incentivo rinnovato dal Governo anche per il 2021 non può essere sfruttato. Solo in presenza di lavori di riammodernamento, sarà possibile acquistare mobili e elettrodomestici nuovi sfruttando la detrazione. Letti, armadi, cassettiere, librerie, ma anche scrivanie, tavoli, sedie, comodini e divani. E ancora poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, sarà possibile sfruttare il bonus mobili per l’acquisto di frigoriferi, congelatori, lavatrici. E ancora, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie e apparecchi per la cottura. E poi stufe elettriche, forni a microonde: l’elenco è davvero lunghissimo. L’unico vincolo è quello che tutti gli elettrodomestici acquistati dovranno essere di classe energetica non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga). L’acquisto sarà comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.

Quanto si può detrarre

Nel caso in cui si possa sfruttare il bonus, e indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro (10.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2020). Il valore è riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Conclusioni

Se stavate pensando si poter sfruttare il bonus mobili per cambiare mobili e elettrodomestici di casa senza realmente dare il via a una ristrutturazione, sappiate che non vi sarà possibile farlo. La vostra eventuale domanda di bonus sarebbe respinta. Il motivo? Non in linea con quanto decretato dall’Agenzia delle Entrate. La stessa Agenzia poi specifica che per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

 

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