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Il Decreto Rilancio ha previsto la possibilità di effettuare la cessione del credito anche per il bonus ristrutturazione. Questo incentivo, prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2021, consente di accedere ad un rimborso IRPEF per le spese sostenute. Più specificatamente, prevede una detrazione fiscale del 50% ai contribuenti che effettuano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli, fino al 31 dicembre 2021. Il tetto massimo di spese da poter effettuare è fissato a 96mila euro. Un’ottima opportunità insomma per avviare lavori importanti avendo però la possibilità di portare in detrazione gran parte delle spese sostenute.

Ma come poter sfruttare correttamente il bonus ristrutturazione edilizia? La normativa, come sempre quando si affrontano temi legati ai bonus fissati dal Governo, è particolarmente dettagliata e nasconde numerose insidie. Ecco perché l’Agenzia delle Entrate fissa, in una circolare, le condizioni minime per poter usufruire di questa agevolazione. Scopriamo allora come utilizzare il bonus ristrutturazione edilizia per risparmiare utilizzando uno degli incentivi del Governo che, in questo momento difficile, ha deciso di prorogare alcune misure per incentivare l’edilizia.

Bonus ristrutturazione: quali interventi?

La detrazione del 50% (suddivisa in quote annuali spalmate su dieci anni) spetta per alcuni specifici lavori per cui occorre conoscerli per evitare di pensare di poter percorrere strade non contemplate dall’Agenzia delle entrate. Ecco elencati i lavori che si possono fare sfruttando il bonus edilizia, specificati dall’Agenzia delle Entrate:

  • interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali o sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze
  • ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
  • realizzazione di autorimesse o posti auto
  • lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche (ascensori o montacarichi, installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi)
  • adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (come cancelli, grate, porte blindate, casseforti, fotocamere collegate a vigilanza privata)
  • opere finalizzate alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico
  • interventi effettuati per il risparmio energetico
  • adozione di misure antisismiche come opere per la messa in sicurezza statica
  • interventi di bonifica dall’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici
  • riparazione di impianti per la sicurezza domestica
  • apparecchi di rilevazione di gas
  • monitoraggio di vetri anti-infortunio
  • installazione corrimano

Bonus ristrutturazioni, una ottima opportunità

Il bonus ristrutturazioni, contemplato nel Decreto Rilancio, rappresenta insomma un’ottima possibilità da sfruttare per risparmiare su lavori di grande entità a patto che rientrino nell’elenco prima descritto (non ci sono deroghe né eccezioni, la normativa in questo senso è molto chiara e rigida). La possibilità di portare in detrazione le spese sostenute consentirà infatti di tagliare le spese. Il consiglio, essendo la regolamentazione relativa a questo bonus particolarmente dettagliata, è quello di affidarsi a un esperto del settore che potrà fornirvi tutte le informazioni utili per non sbagliare e per darvi indicazioni utili sulla migliore strada da percorrere.

 

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