Quando si decide di acquistare una casa occorre informarsi in modo preventivo su quelle che poi saranno le spese da affrontare oltre a quelle dell’acquisto dell’immobile in sé e per sé. Tra queste ci sono il pagamento dell’imposta catastale e di altri tipi di imposta che sono obbligatorie dopo una trattativa di compravendita che va in porto. L’imposta catastale sulla prima casa è una variabile da prendere in considerazione, una spesa che deve necessariamente essere valutata quando si pensa ad acquistare un immobile. Non perché sia di per sè elevata, ma perché rientra a tutti gli effetti tra le spese da sostenere quando si compra una casa.
Di seguito ecco una breve guida al calcolo dell’imposta catastale per chi acquista la prima casa, con dettagli sulle agevolazioni fiscali che lo Stato attualmente contempla per alleggerire tutti coloro che acquistano per la prima volta un immobile a uso abitativo.
Imposta catastale: quando si paga?
Quando si è obbligati a pagare l’imposta catastale? È questa una tassa che si paga nel caso di cosiddetta voltura catastale ovvero quando “un contribuente comunica all’Agenzia delle Entrate che il titolare di un certo diritto reale su un bene immobile non è più la stessa persona ma un’altra – sempre a seguito di cessioni, successioni o donazioni immobiliari”. Nel caso della prima casa, però, l’importo dell’imposta catastale è ridotto. Questo perché lo Stato prevede delle importanti agevolazioni. L’imposta catastale sulla prima casa sarà dunque più bassa e precisamente ridotta nella misura fissa di 50 euro. Questo nell’ottica di gravare meno sul compratore che, per la prima volta, acquista un immobile dove andrà ad abitare.
Come calcolare l’imposta catastale sulla prima casa
Ma come si calcola l’imposta catastale sulla prima casa? Il calcolo è abbastanza semplice. L’imponibile su cui applicare l’aliquota è definito in base al sistema che viene comunemente definito del “prezzo-valore”. Nel caso di acquisto di immobile usufruendo delle agevolazioni previste per la prima casa, il valore catastale si determina moltiplicando la rendita catastale (rivalutata del 5%) per il coefficiente 110. Ne deriva che: valore catastale di un immobile = rendita catastale x 1,05 x 110.
Nel caso in cui si acquisti la prima casa da un’impresa con vendita soggetta a IVA, al momento dell’acquisto colui che compra dovrà versare l’IVA, con aliquota pari al 4% anziché al 10% sul prezzo della cessione. Le imposte di registro, sia catastale che ipotecaria (questa è un’altra delle tasse obbligatorie da pagare in caso di acquisto prima casa) sono nella misura fissa di 200 euro ciascuna.
Imposta catastale prima casa: come si paga
Il pagamento dell’imposta catastale sulla prima casa viene dunque sostenuta da colui che acquista. Ma in che modo va pagato? Nei casi più frequenti il pagamento viene di solito effettuato direttamente dal notaio che viene incaricato del rogito notarile. Il professionista agisce come sostituto d’imposta per l’acquirente. Chi non vuole sostenere il pagamento dell’imposta al notaio può comunque operare in autonomia inserendo nel modulo F23 il codice 737T per l’imposta catastale.