Skip to main content

Quando si sta per acquistare casa, ci si trova di fronte a termini molto specifici. Tra questi c’è il deposito fiduciario che molto spesso viene confuso con la caparra o l’anticipo dai quali però si differenzia in modo sostanziale. Il ruolo del deposito fiduciario nelle transazioni immobiliari è decisamente importante e ha una ben marcata funzione di protezione per l’acquirente e per il venditore. Andiamo allora a scoprire di che cosa si tratta e quale deve essere il suo importo quando si vuole acquistare una casa. 

Deposito fiduciario, definizione

Il deposito fiduciario è un importo che serve a garantire che l’immobile verrà effettivamente acquistato. Nel momento in cui la proposta di acquisto viene accettata dall’agenzia immobiliare oppure dal venditore, il deposito fiduciario si trasforma in una caparra confirmatoria. L’importo sarà allora consegnato alla parte che vende; se invece la trattativa non va a buon fine, il deposito fiduciario torna indietro a chi lo aveva corrisposto. 

Importo del deposito fiduciario

A quale importo corrisponde il deposito fiduciario? Generalmente la cifra ammonta a qualche migliaio di euro ma dipende da caso a caso. Il deposito fiduciario viene versato tramite assegno bancario non trasferibile e deve essere intestato al venditore dell’immobile da acquistare. Una volta andata in porto la compravendita, il venditore potrà incassare la cifra versata dall’acquirente. A questo punto è bene ricordare che quando una proposta di acquisto viene ufficializzata, questa è vincolante per colui che l’ha fatta (potenziale acquirente) ma non per colui che l’ha ricevuta (titolare dell’immobile e venditore). Il venditore infatti, fino al momento in cui non accetta e controfirma la proposta, è assolutamente libero di ripensarci e non vendere quell’immobile. Nel caso di versamento di deposito fiduciario, questo torna indietro a colui che lo ha inizialmente versato. 

Deposito fiduciario, garanzia per acquirente e venditore

A partire dal 29 agosto 2017, è il notaio a dover tenere in deposito il saldo del prezzo destinato al venditore. Questo fino a quando la trascrizione del rogito non venga eseguita. Le somme che il notaio si vedrà versare da parte dell’acquirente (e che dovranno necessariamente essere intestate non al venditore, bensì al notaio stesso) saranno versate su un conto corrente dedicato che ha appositamente acceso in banca con la destinazione di “conto dedicato ai sensi della Legge 147/2013”.

Il deposito fiduciario si rivela una tutela sia per l’acquirente che per il venditore. Per quest’ultimo garantisce il corretto e sicuro perfezionamento del trasferimento del denaro dall’acquirente al venditore (come detto colui che vende potrà incassare la somma del deposito fiduciario dopo qualche giorno senza alcun rischio in merito all’effettivo incasso della somma pattuita). Rappresenta una tutela però anche per colui che compra e che, in caso di trattativa che non vada in porto, potrà vedersi restituito l’importo versato come deposito. Non solo. Chi compra si vede di solito esposto al rischio che, nel tempo che intercorre tra la data del rogito e la data della sua trascrizione nei predetti registri, venga pubblicato a carico del venditore un’ipoteca, un sequestro, un pignoramento, una domanda giudiziale. In caso di deposito fiduciario questo non accade perché i notai devono adempiere alla trascrizione in tempi brevissimi, azzerando di fatto qualsiasi rischio tra quelli precedentemente citati. Per qualsiasi informazione sul deposito fiduciario, è possibile contattare un’agenzia immobiliare che saprà fornirvi maggiori indicazioni. Su Roma, Imparato Case è a vostra disposizione con i suoi professionisti.

Open chat
Ciao, come posso aiutarti?