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Quando si ha a che fare con un’eredità ci sono molti aspetti da prendere in considerazione per poter gestire le cose nel modo migliore. Una possibilità in caso di eredità è la successione di beni immobili, ovvero il trasferimento della proprietà per causa di morte. Gli eredi dovranno seguire regole e prassi ben precise in base alla situazione e provvedere a tutti gli adempimenti del caso; per questo è sempre meglio decidere di affidarsi a degli esperti del settore immobiliare, un’agenzia preparata ed affidabile come Imparato Case, in grado di assistere e consigliare nel miglior modo possibile grazie ad un team professionale e competente.

Gestire un iter complesso come questo senza avere le competenze necessarie comporta dei rischi, mentre dei professionisti saranno in grado di portare tutto a termine in modo sereno e senza brutte sorprese. Nel caso in cui non ci sia una dichiarazione di successione, il nostro ordinamento prevede una quota fissa per i cosiddetti legittimari; si tratta di una parte di eredità non tangibile che verrà destinata in percentuali diverse a coniuge, figli, fratelli, ascendenti in base alla situazione familiare del defunto.

Dichiarazione di successione, l’iter da seguire

Entro un anno dal momento in cui è stata aperta la successione degli immobili, deve essere presentata la dichiarazione di successione presso l’Ufficio del registro o presso l’ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate: questo documento contiene l’elenco di tutti i beni ereditati e permette di stabilire le tasse da pagare. L’accettazione dell’eredità può avvenire in diversi modi:

  • tacita: la trascrizione è obbligatoria in quanto vale da garanzia per gli interessi dell’acquirente
  • espressa: in questo caso avviene tramite atto pubblico o scrittura privata 
  • con beneficio d’inventario: viene fatta una distinzione dei beni ereditati dal patrimonio dell’erede, limitando così la responsabilità di chi eredita proteggendone il patrimonio personale

I documenti necessari per la trascrizione dell’accettazione sono i seguenti: il certificato di morte di chi lascia il bene immobile in eredità, l’atto di successione, il pagamento dell’imposta ipotecaria e dell’imposta catastale, l’imposta di bollo (64 € per ogni nota di trascrizione), i tributi speciali (ad esempio i diritti di segreteria) e la tassa ipotecaria (35 € per ciascuna nota di trascrizione). Nel caso in cui chi eredita voglia procedere con la vendita dell’immobile, sarà necessario presentare una domanda di voltura catastale in modo da aggiornare in modo corretto la documentazione relativa al bene in questione.

Le tasse da pagare: quanto costa una successione di immobili?

Ovviamente anche in caso di successione di beni immobili in eredità ci sono sempre dei costi da sostenere e – oltre alle spese elencate nel paragrafo precedente – ci sono delle tasse da pagare che variano in base al grado di parentela. Ve le elenchiamo di seguito:

  • coniuge e figli:  4% sul valore catastale dell’immobile con franchigia di 1.000.000 euro
  • fratelli e sorelle: 6% sul valore catastale con franchigia di 100.000 euro
  • nipoti, zii, cugini di primo grado, cognati e suoceri: 6% sul valore catastale senza franchigia 
  • tutti gli altri soggetti: 8% sul valore catastale senza applicazione della franchigia
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