Come abbiamo più volte sottolineato, il mercato immobiliare è stato fortemente condizionato dalla pandemia da Covid che per quasi due anni ci ha obbligato ad alternanze di lockdown e divieti vari prima di tornare a una pseudo-normalità. Adesso che fortunatamente il peggio sembra essere alle spalle, restano però gli strascichi di una situazione che ha profondamente cambiato le abitudini degli italiani.
Torneremo quelli di un tempo? Forse no, perché l’essere stati obbligati a trascorrere molto tempo tra le mura domestiche ci ha come costretto a fare i conti con una dimensione che fino a quel momento ci era sfuggita di mano. Non è un caso, insomma, che abitudini che un tempo sembravano consolidate adesso non lo siano più. A partire dal lavoro, visto che molte aziende ancora oggi hanno molti dipendenti che lavorano da casa e si recano in ufficio poche volte alla settimana, arrivando fino a abitudini del quotidiano profondamente cambiate.
Questa premessa, necessaria, per arrivare a parlare di richieste acquisto immobili a Roma. Come il mercato immobiliare si è modificato dopo la pandemia? In che modo il Covid ha cambiato le carte in tavola e obbligato gli italiani a rivalutare una classifica di priorità che oggi non segue la stessa logica di un paio di anni fa? Lo scopriremo nel corso di questo articolo!
Richieste acquisto immobili: i dati ufficiali
Sono stati molti gli studi recenti sulle dinamiche del mercato immobiliare e sulle nuove necessità degli italiani che, a causa del Covid, hanno ripensato le loro esigenze, (ri)scoprendo la bellezza di passare molto più tempo in casa. Nel 2020, anno in cui la pandemia è esplosa, il numero di case in vendita è cresciuto del 43% rispetto a quanto era stato registrato l’anno precedente. Parallelamente è aumentata anche la ricerca di nuove abitazioni da parte degli italiani: la tipologia di case più ricercate ha visto al primo posto l’appartamento, seguito da ville e villette e case indipendenti. Le ultime tipologie di casa hanno visto aumentare la domanda di una percentuale compresa tra il 56% e il 68%. Chi è invece rimasto ancorato all’idea di appartamento, si è direzionato alla ricerca di un trilocale (32,3%); subito dopo gli italiani sono andati alla ricerca di quadrilocali (24,4%) e bilocali (24%). Il numero dei monolocali messi in vendita nel 2020 è terribilmente aumentato, a dimostrazione che in tempi di clausura molti titolari di casa hanno capito che spazi troppo stretti possono davvero condizionare la qualità della vita (in negativo); non solo, sono poi diminuite le case in vendita di ampia metratura a dimostrazione che chi prima voleva sbarazzarsene, dopo il Covid ha cambiato idea prendendo coscienza del fatto che una casa più spaziosa rappresenta un grande vantaggio, soprattutto in tempi duri.
Tagli più grandi e metrature più ampie: si va verso questo tipo di mercato immobiliare, anzi queste due esigenze sono già state ampiamente palesate dagli italiani dal post Covid. Nei prossimi anni, dunque, si continueranno a cercare immobili che abbiano una stanza in più, dando a quella stanza aggiuntiva molto più valore di quanto gliene sarebbe stato dato un tempo.