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Si sente spesso parlare di rendita catastale rispetto agli immobili ma che cosa significa? È questo un valore che viene calcolato secondo specifici criteri ma ha come effetto quello di incidere sulle imposte previste per gli immobili. Ecco allora un’accurata spiegazione della rendita catastale, con alcuni esempi pratici su come viene calcolata e il suo impatto su alcune imposte.

Rendita catastale, definizione

Possiamo definire la rendita catastale come quello specifico reddito che l’Agenzia delle Entrate attribuisce a ogni singolo bene immobile che sia in grado di produrre o generare, appunto, un reddito. Nell’elenco dei beni considerati dall’Agenzia delle Entrate rientrano anche fabbricati e terreni. La rendita catastale rappresenta la base imponibile per il calcolo di alcune imposte sugli immobili ed è dunque un valore molto importante per capire quanto si dovrà spendere di tasse rispetto ai beni immobili dei quali si è in possesso.

Rendita catastale: calcolo

Per calcolare la rendita catastale vengono essenzialmente considerati due elementi: la consistenza dell’unità immobiliare e la tariffa d’estimo unitaria. Entriamo nel dettaglio di questi due parametri. La consistenza dell’unità immobiliare è data dalla superficie dell’immobile, dal numero di vani e dalla sua volumetria. La tariffa d’estimo unitaria è invece un valore numerico relativo al comune ed alla zona dove si trova l’immobile. Questo valore varia in base alla suddivisione della zona ma anche a seconda della categoria e della classe catastale di appartenenza dell’unità immobiliare. Le categorie catastali che entrano in gioco sono le seguenti:

  • categoria A (immobili a destinazione ordinaria)
  • categoria B (immobili ad uso collettivo)
  • categoria C (immobili commerciali e pertinenze)

Il calcolo della rendita catastale viene quindi fatto tenendo di conto delle variabili indicate.

Perché è importante la rendita catastale

La rendita catastale, che viene sempre indicata sulla visura catastale ed è rilasciata a seguito di una ricerca all’interno dell’archivio catastale, è fondamentale per calcolare il valore catastale di un bene immobile ma soprattutto determina l’importo di alcune imposte sugli immobili. È importante tenere aggiornati i valori in modo da poter avere una rendita che corrisponda sempre alla realtà. Le imposte che sono sono condizionate dal valore della rendita catastale sono numerose, tra queste ci sono le imposte sulla casa (Imu e Tasi), quelle sul reddito delle persone fisiche, le imposte sulle donazioni, quelle utili alla compilazione del Modello ISEE, le imposte ipotecarie e quelle sulle successioni. Conoscere l’importo della rendita catastale è dunque importante se si vuole avere in anticipo un quadro chiaro su quello che sarà il valore delle tasse a cui si dovrà far fronte per un immobile di proprietà. È questo un valore importante anche quando si vuole acquistare una casa: l’ipotetico acquirente potrà così sapere in anticipo le spese che dovrà sostenere.

Riassumendo, possiamo affermare che la rendita catastale è importante per calcolare il valore catastale, ovvero la base imponibile su cui applicare le aliquote d’imposta, varie tipologie di imposte e per stimare le spese a cui un immobile è soggetto.

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