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Il rogito è il momento più atteso della compravendita di una casa, quello in cui acquirente e venditore si siedono davanti a un notaio che ha il compito di sottoscrivere il contratto di compravendita. E’ insomma, questo, un momento che regala grandi soddisfazioni per chi voleva vendere l’immobile – e dopo il rogito realizza davvero la cosa – e per chi finalmente può dire di aver compiuto il grande passo. D’altronde, comprare casa di questi tempi è davvero un grande risultato. Ma quando avviene la consegna delle chiavi al nuovo proprietario? Generalmente dopo il rogito. Ma in che modo e con quali clausole? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo importante punto per cercare di capire quali sono i passaggi essenziali a cui prestare attenzione dopo il rogito.

 Cosa fare al momento del rogito

Come anticipato, la consegna delle chiavi dopo il rogito porta le persone a festeggiare l’insediamento nella casa nuova che con tanta fatica hanno acquistato. Un importante passo, quindi, si conclude in questa fase e da questo momento in poi ci sarà tempo per organizzare il trasloco e dare così il via a quella che può essere a tutti gli effetti definito un “nuovo inizio”.

Le pratiche burocratiche dopo il rogito

Dopo la consegna delle chiavi, il compratore – in attesa dell’ufficializzazione della trascrizione dell’atto negli appositi registri – è bene che provveda a tutta una serie di pratiche burocratiche che però si rivelano centrali. Eccole brevemente elencate:

  • trasferimento della residenza. Per farlo, fino a pochi anni fa, era necessario recarsi nel Comune dove si trovava la nuova casa presentando la domanda per il trasferimento della residenza all’Ufficio Anagrafe. Oggi molti Comuni consentono di fare questa operazione anche online, eliminando di fatto l’obbligo di recarsi fisicamente sul posto per ufficializzare la cosa. Il trasferimento della residenza servirà anche per beneficiare delle agevolazioni previste per la prima casa, che potranno essere richieste solo in caso di trasferimento entro 18 mesi dal rogito
  • dichiarazione Imu e Tasi che andrà presentata rigorosamente entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui la casa è stata acquistata. In caso di prima casa, va precisato nella domanda stessa: le imposte non sono allora dovute
  • denuncia Tari. Una volta entrati in possesso della nuova casa, dovrete dichiarare i dati catastali del nuovo immobile (e la conseguente composizione del nucleo familiare). Contestualmente è necessario anche comunicare al precedente Comune di residenza il trasferimento, altrimenti il rischio è quello di vedersi arrivare la richiesta di pagamento di una doppia Tari. In caso di acquisto di prima casa, invece, si potrà sfruttare la possibilità di richiedere una utenza ex novo
  • comunicazione all’amministratore: quando si compra casa è doveroso consegnare all’amministratore condominiale il foglio di avvenuta stipula (lo rilascia il notaio dopo il rogito). Sarete così iscritti all’anagrafe di condominio
  • voltura delle utenze: per entrare in possesso delle volture delle utenze di casa, aspetto questo importantissimo e anche meno farraginoso dal punto di vista burocratico. Altrimenti, chiunque sarà libero di optare per un nuovo allaccio delle utenze
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