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Immagina di voler capire davvero quanto vale una casa o un appartamento: affidarsi all’esperienza di un consulente immobiliare è un ottimo punto di partenza. Il suo occhio esperto sa leggere il mercato, interpretare le tendenze e stimare un valore realistico dell’immobile da acquistare o da mettere mi vendita.

Ma quando serve una valutazione documentata e riconosciuta anche a livello tecnico o legale, entra in gioco la perizia immobiliare. Si tratta di un documento tecnico, una sorta di “carta d’identità” dell’immobile: descrive nel dettaglio com’è fatto, in che condizioni si trova, lo stato degli impianti, le finiture e la regolarità catastale e urbanistica. La perizia non sostituisce il lavoro del consulente immobiliare, quanto piuttosto lo completa. È lo strumento che mette nero su bianco il valore reale del bene, utile non solo alle banche ma anche a chi compra, vende o vuole semplicemente avere la certezza di conoscere a fondo la propria casa.

Chi fa la perizia

La perizia non può essere eseguita da chiunque. Serve infatti un professionista iscritto all’albo, che sia un ingegnere, un architetto, un geometra o, in alcuni casi, un agronomo. Quali sono le fasi che portano a una perizia fatta bene? Il lavoro inizia con un sopralluogo: misurazioni, controlli sugli impianti, verifica dello stato generale e delle eventuali finiture di pregio. Poi arriva la fase “cartacea”: confrontare ciò che si vede con visure catastali, rogiti, permessi e documenti urbanistici. Solo quando tutto è chiaro si passa alla stesura della perizia, che spiega anche come il perito ha calcolato il valore dell’immobile.

Quanto costa una perizia

Il prezzo varia a seconda della casa o dell’immobile: più è grande, complesso o particolare, più la perizia costa. Per un appartamento medio si può andare dai 300 ai 500 euro, marche da bollo e IVA inclusi. Per immobili commerciali o di lusso, le tariffe si fanno più alte. La richiesta di un preventivo è sempre consigliabile.

Il consiglio però è quello di pensare alla perizia come a un investimento: conoscere il valore reale di un immobile significa evitare di pagare troppo e avere una compravendita trasparente. Non è solo un documento per la banca, è una sicurezza per chi compra.

Quanto ci vuole per farla

Per una casa standard bastano 5-10 giorni. Per immobili più grandi o complessi, anche qualche settimana. Il processo include sopralluogo, controllo dei documenti, analisi tecnica e redazione del rapporto finale. Una perizia accurata è essenziale, perché ha valore legale e può influenzare direttamente mutui o compravendite.

Perizia e mutui, quale correlazione

Quando chiedi un mutuo, la banca vuole sapere che l’immobile che porti in garanzia valga davvero quello che serve. La perizia, portata a termine da un professionista incaricato dall’istituto bancario, diventa quindi il documento chiave: conferma il valore e controlla che tutto sia in regola.

Se il responso è positivo, il mutuo può partire senza intoppi. Se invece emergono problemi, bisogna fare verifiche aggiuntive. In ogni caso, la perizia è una protezione sia per chi presta sia per chi riceve il denaro.

Documenti e metodo di valutazione

Per fare una perizia completa servono documenti come visure catastali e ipotecarie, rogiti e permessi edilizi. Così il perito può controllare proprietà, eventuali vincoli e regolarità.

La valutazione combina dati tecnici, osservazioni sul posto e quotazioni di mercato, arrivando a un valore preciso e affidabile. In questo modo, chi compra o vende può agire con sicurezza, le banche possono erogare mutui senza rischi e, in caso di contenzioso, il documento ha valore legale.

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