In campo immobiliare, quando si affrontano trattative di compravendita, successioni o si è semplicemente alla ricerca di una visura catastale, capita spesso di doversi imbattersi in termini tecnici come mappale e particella che, per chi non è un esperto del settore, sono poco conosciuti. D’altronde il campo immobiliare non è di facile decifrazione per chi non ha le competenze giuste, ecco perché – nella maggior parte dei casi – è importante la consulenza di un’agenzia immobiliare esperta e affidabile come Imparato Case.
Termini come mappale e particella, insomma, non sono così facili da comprendere eppure sono particolarmente importanti. Si può pensare che si riferiscano a due concetti del tutto diversi tra di loro ma è importante capire se questo sia vero oppure no.
Cosa significano particella e mappale
Nel linguaggio catastale, la particella è una porzione di terreno o un’unità immobiliare ben definita, che viene registrata nel Catasto Terreni o nel Catasto Fabbricati. Ogni particella ha un numero identificativo, unico all’interno di un foglio catastale, che serve a localizzarla con precisione all’interno del territorio di un Comune.
Il termine mappale, invece, deriva dalla rappresentazione grafica della particella all’interno della mappa catastale. In pratica, quando si guarda una mappa catastale (cioè il disegno che rappresenta la suddivisione del territorio), si trovano dei numeri corrispondenti: questi sono i mappali, ovvero le stesse particelle, ma viste “sulla mappa”.
In sostanza, la particella è l’elemento identificativo utilizzato nei documenti ufficiali e fiscali, mentre il mappale è la stessa cosa vista dal punto di vista della rappresentazione grafica.
Sono davvero la stessa cosa?
La risposta è sì: mappale e particella indicano la stessa entità. Sono due modi diversi per riferirsi a un’unità catastale, ma non vi è alcuna differenza nei dati che rappresentano. L’uso di uno o dell’altro dipende dal contesto: particella è il termine tecnicamente più corretto e attualmente più utilizzato nei documenti catastali e legali, mentre mappale è più frequente nel linguaggio comune o nei documenti più datati. Per esempio, in una visura catastale si leggerà il termine particella, seguito dal numero identificativo. Tuttavia, se si richiede un estratto di mappa, si parlerà di mappale, intendendo sempre lo stesso numero che individua quel terreno o edificio. Un altro punto da chiarire è che ogni particella (o mappale) può avere uno o più subalterni, soprattutto nel caso degli edifici. I subalterni indicano le singole unità all’interno di uno stesso fabbricato: ad esempio, appartamenti diversi nello stesso condominio.
Dove si trovano questi dati e a cosa servono
Le informazioni relative a particelle o mappali sono contenute nei documenti ufficiali del catasto, in particolare nella visura catastale. Questo documento riporta i dati principali di un immobile: Comune, foglio, particella (o mappale), eventuale subalterno, categoria, rendita catastale e intestatario.
Si tratta di informazioni fondamentali per ogni operazione legata alla proprietà: compravendite, donazioni, successioni, volture, pratiche edilizie, ecc.
La mappa catastale (o estratto di mappa) è invece una rappresentazione grafica che consente di visualizzare la posizione della particella nel territorio, i suoi confini e la sua forma. Questi strumenti sono consultabili online, tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate, oppure tramite tecnici abilitati come geometri, ingegneri o notai.
Conclusioni
Mappale e particella sono dunque sinonimi. Indicano la stessa porzione di territorio registrata al catasto, ma il termine particella è quello oggi preferito nei documenti tecnici. Conoscere la differenza (o meglio, la somiglianza) tra i due termini è utile per leggere correttamente atti notarili, visure catastali e altri documenti legati alla proprietà immobiliare.