La questione relativa all’inagibilità di un immobile è regolata dall’articolo 31 della legge numero 457 del 5 agosto 1978 che fissa le condizioni per cui un edificio non può essere considerato idoneo all’abitabilità. La questione è molto importante ed essere informati al riguardo è fondamentale per poter sempre tutelare i propri diritti, oltre che garantire la sicurezza degli occupanti l’immobile e agire sempre in modo consapevole nel caso, ad esempio, di lavori edilizi.
Inagibilità di un immobile: cause
Le cause che possono portare un immobile ad essere dichiarato inagibile possono essere diverse. Tra le più frequenti:
- sopravvenuto stato di degrado strutturale e impiantistico
- obsolescenza funzionale, strutturale o tecnologica
Qualsiasi sia il motivo che porta a dichiarare la condizione di inagibilità di un immobile, occorre affrontare con serietà la questione. Un immobile che non può più essere idoneo per assolvere né all’uso a cui è destinato né ad altre finalità diverse dalla destinazione d’uso autorizzata significa che non è sicuro né tantomeno funzionale.
Inagibilità e inabitabilità significano la stessa cosa?
Il Testo Unico dell’Edilizia emanato con il decreto del Presidente della Repubblica numero 380 del 6 giugno 2001 ha del tutto abbandonato la distinzione tra immobile inagibile e inabitabile. Possiamo dunque dire che le due definizioni stanno a significare la medesima cosa. D’altronde, se un edificio, di qualsiasi genere esso sia, è inagibile significa anche che è inabitabile.
Inagibilità immobile: cosa comporta
Come facilmente comprensibile, la dichiarazione di inagibilità di un immobile comporta alcune conseguenze. Per gli immobili dichiarati inagibili e, pertanto, inutilizzati, è previsto il dimezzamento della base imponibile su cui viene applicata l’aliquota IMU: è la legge numero 160 del 27 dicembre 2019 a disciplinarlo. Ma l’immobile considerato inagibile subisce anche un deprezzamento rispetto al valore che avrebbe in caso contrario, e il motivo è facilmente comprensibile: non può essere considerato un edificio abitabile e quindi il suo prezzo inevitabilmente è destinato a essere considerato inferiore. Per stabilire un prezzo di vendita adeguato, il consiglio è quello di rivolgersi a un esperto agente immobiliare che, con le sue competenze, saprà valutare al meglio la situazione.
Come dichiarare un immobile inagibile
Affinché un immobile venga riconosciuto come inagibile è necessario che il proprietario dello stesso presenti un’apposita istanza all’autorità locale competente, come l’ufficio tecnico del comune che, in generale, si muove in collaborazione con il comando dei Vigili del Fuoco e dell’ASL di competenza. Grazie alla perizia di un tecnico esperto (che è a carico del proprietario dell’immobile) la condizione d’inagibilità potrà venire resa ufficiale. In fase di valutazione i criteri che saranno esaminati sono: sicurezza strutturale, igiene, accessibilità e rispondenza agli standard abitativi essenziali. Il tecnico professionista, qualora lo riterrà opportuno, provvederà al rilascio di un certificato che attesta ufficialmente lo stato di inagibilità dell’immobile. C’è però da tenere in considerazione anche un’altra possibilità per il proprietario dell’immobile, che potrà presentare una dichiarazione sostitutiva in cui dichiari che una relazione stilata da un professionista dell’estimo accerti l’inagibilità del bene di sua proprietà. In questo caso, dunque, basterà un’autocertificazione.




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