Quali sono le tasse previste sulla vendita della casa? E’ questo un argomento molto importante che vale la pena approfondire se si ha in mente di mettere sul mercato un immobile e si vuole conoscere nel dettaglio quelle che potrebbero essere le spese a cui dover far fronte. Ecco allora un vademecum che raccoglie tutto quello che c’è da sapere sulle imposte da pagare per vendere una casa.
Tasse vendita casa: prima o seconda casa?
C’è intanto da specificare che le tasse vendita casa sono diverse a seconda che l’immobile possa essere descritto come prima o seconda casa e a seconda degli anni trascorsi dall’acquisto. Ci sono alcuni casi in cui il pagamento delle tasse non è dovuto (ce ne occuperemo di seguito). Colui che vende casa, generalmente, può scegliere tra due opzioni per provvedere al pagamento delle tasse sulla casa:
- regime di tassazione ordinaria
- imposta sostitutiva
La prima opzione, ovvero il regime di tassazione ordinaria, consente al venditore di calcolare le tasse per la vendita della casa attraverso le comuni aliquote IRPEF che per le persone fisiche (quindi per i privati) sono divise in scaglioni. In sede di dichiarazione dei redditi, dunque, il guadagno ottenuto sulla vendita della casa verrà tassato inserendo la plusvalenza sotto la voce “redditi diversi”. Le aliquote sono le seguenti:
- al 23% per redditi fino a 15.000 euro
- al 25% per redditi fino a 28.000 euro
- al 35% per redditi fino a 50.000 euro
- al 43% per redditi oltre i 50.000 euro
La seconda opzione, invece, prevede una tassazione sulla vendita dell’immobile separata con aliquota al 26%.
Tasse vendita casa: prima o dopo 5 anni dall’acquisto?
Un’altra variabile entra in gioco per capire se e quando dover pagare le tasse sulla vendita della prima casa o della seconda casa. Se la vendita della casa avviene prima che siano trascorsi 5 anni dall’acquisto, le tasse sono dovute; viceversa, se la vendita avviene dopo 5 anni, il venditore è esonerato dall’obbligo del pagamento delle imposte. Perché le tasse sulla vendita della casa sono dovute nel primo caso? La risposta è semplice ed è da ritrovare nel voler evitare rischi di speculazione derivanti dalla plusvalenza e evitare dunque che una persona possa acquistare casa per rivenderla nel giro di breve tempo per guadagnarci sopra (specularci, appunto).
Ci sono altri casi in cui non si è obbligati a pagare tasse sulla vendita della casa. Ad esempio quando la proprietà dell’immobile si acquisisce per successione ereditaria o donazione; o ancora quando il proprietario ha avuto la residenza nell’immobile che sta vendendo per un periodo che va oltre la metà del tempo che è trascorso dal suo acquisto.
Casa ereditata: si pagano le tasse oppure no?
In caso di immobile ereditato come funziona? Se si tratta della prima casa, che sia essa ereditata o donata, le imposte non sono mai dovute. Se invece si eredita una seconda casa occorre prestare particolare attenzione e anche in questo caso la variabile del tempo che passa riveste un ruolo importante. Se si vende la seconda casa prima che siano trascorsi i 5 anni dall’averla ereditata non sono dovute tasse sulla vendita; in caso contrario colui che rivende dovrà affrontare la spesa delle tasse che varieranno in base alla dichiarazione di successione.