Chi ha in essere un mutuo a tasso variabile sa bene che, dall’inizio di maggio, i tassi di interesse hanno cominciato a lievitare arrivando a un + 4.40%. E così molte persone si sono trovate a pagare mensilmente molti più soldi di quelli che erano solite pagare. Ma qual è la rata massima mutuo 2023? C’è intanto da chiarire la differenza tra mutuo a tasso fisso e variabile per poi affrontare la questione relativa all’importo massimo della rata del mutuo da dover pagare in questo 2023.
Mutuo a tasso fisso o variabile: le differenze
La differenza tra le due tipologie di mutuo è sostanziale: il mutuo a tasso fisso prevede che l’importo della rata resti costante per tutta la durata del finanziamento. Non è dunque condizionato dall’andamento del mercato globale e l’aumento dei tassi di interesse non incide sull’importo della rata che appunto resta sempre la stessa. Quando si sceglie il mutuo a tasso variabile si sceglie una tipologia di mutuo che può risentire in positivo dei ribassi del mercato (la rata può in questo caso abbassarsi) ma quando capita – come in questo periodo – che i tassi di interesse aumentino drasticamente, coprire la rata del mutuo, che in alcuni casi può aumentare di qualche centinaia di euro, può rappresentare un problema. Il tasso variabile è la soluzione ideale quando l’inflazione cala, non quando aumenta. Spiegata la differenza principale tra le due tipologie di mutuo, ecco che è facilmente comprensibile che quando si ipotizza il valore della rata massima del mutuo per il 2023 che è in corso ci si riferisce ai mutui a tasso variabile proprio perché abbiamo precedentemente spiegato che quelli a tasso fisso non si modificano mai.
Rata massima mutuo 2023: cosa poter fare quando si alza?
Con un memorandum e una circolare l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha illustrato alcuni diritti che i titolari di mutuo a tasso variabile possono vantare in questo periodo così delicato. In particolare si può:
- concordare con la propria banca l’allungamento della durata del mutuo, per avere dunque un importo più basso da pagare ogni mese
- chiedere una revisione di altre condizioni contrattuali
- trasferire senza spese e costi il mutuo presso un’altra banca, se ritenuto dal titolare del mutuo più vantaggioso
- ricorrere al fondo di solidarietà per i mutui prima casa cosiddetto “Fondo Gasparrini” che consente di sospendere il mutuo fino a 18 mesi in presenza di specifiche condizioni
- trasformare il mutuo da tasso variabile a tasso fisso a patto di ISEE inferiore a 35mila euro
Rata massima mutuo 2023: quale importo?
In ogni caso è difficile poter conoscere l’importo massimo a cui può arrivare la rata massima del mutuo visto che, a livello globale, è un momento molto delicato dal punto di vista economico. Il consiglio, per tutti coloro che si trovano di fronte a un aumento importante della rata del mutuo, è quello di rivolgersi immediatamente al proprio istituto di credito per capire quale possono essere le strade alternative da percorrere per poter usufruire delle possibilità illustrate dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e non trovarsi dunque obbligati a pagare una rata molto più alta di quella di solito, mediatamente, veniva pagata.