In alcuni casi concedere una procura a vendere può rivelarsi la migliore soluzione per colui che vuole immettere sul mercato un immobile. Ma come deve essere redatto questo documento per evitare complicazioni? E come funziona nel dettaglio la procura a vendere immobili?
Procura a vendere immobili: cos’è
Per definizione, la procura a vendere è quel documento che viene stipulato in sede di compravendita nel caso in cui colui che ha messo in vendita il proprio immobile si trovi, per qualsiasi motivo, impossibilitato a essere presente al preliminare di compravendita o al rogito notarile. In questo modo quindi viene delegata un’altra persona a presenziare e firmare i documenti in assenza del diretto interessato.
Come funziona la procura a vendere immobili
Non occorre avere titoli specifici per poter rappresentare un’altra persona durante una trattativa di compravendita di un immobile. La legge però specifica che possono essere investiti da procura solo persone italiane maggiorenni prive di tutela legale e senza precedenti penali. Va specificato che questo genere di procura si riferisce solo alla trattativa di compravendita relativa all’immobile per cui il proprietario ha chiesto la procura; una volta conclusa la trattativa, quindi, anche l’incarico decadrà. La procura a vendere immobili si differenzia dunque in modo sostanziale dalla procura generale che investe il rappresentante di poteri generici nella gestione degli affari del rappresentato e che si va a concludere nel momento in cui c’è una revoca ufficiale da parte del rappresentato. La procura può essere conferita tramite un atto scritto assumendo due differenti forme:
- atto pubblico, redatto da un pubblico ufficiale
- scrittura privata autenticata da un pubblico ufficiale, molto utilizzata quando si delega un parente che firmi in qualità di rappresentante. Tuttavia, è bene sapere che la procura a vendere di un immobile con scrittura privata deve essere comunque successivamente autenticata da un notaio.
Quali documenti sono necessari?
Quando si fa redigere una procura è fondamentale specificare i poteri conferiti al rappresentante e le condizioni della vendita, questo al fine di evitare futuri disaccordi o contestazioni tra le parti coinvolte. Colui che intenda avvalersi di una procura a vendere immobile deve procurarsi una serie di documenti necessari per fare valere questa opzione e far sì che il notaio di riferimento possa procedere con l’ufficializzazione dell’atto. Il primo documento necessario è la copia dell’atto di proprietà dell’immobile che si desidera mettere in vendita. Al notaio di riferimento andrà poi presentata una copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato e le generalità e copia del documento di identità del rappresentante. A seconda dei casi, ad esempio in presenza di cittadino extracomunitario oppure di cittadino italiano residente all’estero, sarà necessario reperire anche altri specifici documenti (nei due casi elencati il permesso di soggiorno e la necessità di redarre il documento presso il consolato italiano del paese di residenza).
Quando utilizzare la procura a vendere immobili
Ci sono dei casi in cui questa opzione si rivela molto vantaggiosa e in generale sono tutti quelli in cui la persona titolare dell’immobile in vendita non risiede più nel luogo dove si trova l’immobile e nemmeno nelle vicinanze ma magari all’estero. Ecco allora che la procura speciale a vendere si rivela la migliore soluzione da mettere in pratica.