Manutenzione straordinaria, cos’è e come può essere fatta? Qualsiasi immobile, nel corso degli anni, ha inevitabilmente bisogno di qualche intervento per far sì che le sue condizioni restino ottimali. Si sente spesso parlare di manutenzione straordinaria, ma non sempre si ha un’idea precisa di cosa rientri in questa categoria e in base a quali criteri debba essere fatta. In base a quanto stabilito dall’art. 3, lettera b del Testo Unico dell’Edilizia, la manutenzione straordinaria riguarda interventi volti a rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, frazionare o accorpare delle unità immobiliari. In ogni caso, si tratta – come suggerisce il termine straordinaria – di interventi piuttosto importanti e per questo spesso anche abbastanza onerosi, perché necessitano la richiesta di permessi ad hoc ovvero di titoli edilizi o abitativi.
E’ comunque possibile contenere i costi grazie ad un’attenta programmazione delle spese da sostenere e sfruttando gli incentivi fiscali disponibili, magari dietro consiglio di un esperto del settore immobiliare. Imparato Case è a disposizione di tutti coloro che vorranno avere maggiori informazioni su questo argomento.
Quali interventi rientrano nella manutenzione straordinaria?
Quando si decide di procedere con degli interventi di manutenzione straordinaria, è fondamentale avere chiaro cosa sia possibile fare e cosa no. I casi che rientrano nella cosiddetta manutenzione straordinaria possono riguardare ogni aspetto di un immobile:
- Apertura di nuove porte o finestre
- Realizzazione o rifacimento degli intonaci esterni
- Sostituzione di infissi esterni, persiane, serrande, serramenti
- Realizzazione di giardini con piantumazione di alberi (promossi anche grazie a numerosi incentivi)
- Miglioramento o realizzazione dei servizi igienico-sanitari
- Consolidamento statico di strutture portanti dell’edificio
- Rifacimento o modifica degli impianti (ad esempio pannelli solari o fotovoltaici)
- Rifacimento di scale e rampe
- Sostituzione dei tramezzi interni e dei solai di copertura
- Installazione di ascensori e scale di sicurezza
- Frazionamenti o accorpamenti di unità immobiliari
- Interventi volti all’ottenimento di un risparmio energetico (ad esempio, manto di copertura, cappotto esterno, coibentazione, ecc.)
Detrazioni, possibili risparmi per gli interventi
I lavori di manutenzione straordinaria possono diventare meno impegnativi sotto il punto di vista economico grazie ai numerosi interventi di agevolazione fiscale disponibili. Soprattutto negli ultimi due anni – anche al fine di dare un nuovo impulso all’economia dopo le difficoltà causate dal covid – lo Stato è intervenuto in modo importante in campo edilizio, introducendo diverse detrazioni fiscali e incentivi come l’ecobonus del 110% per coloro che intendono effettuare lavori di manutenzione straordinaria. Le detrazioni fiscali cambiano in base ai lavori che si intende fare e hanno una percentuale variabile, ad esempio per l’acquisto di beni come ascensori e montacarichi, infissi, caldaie, videocitofoni, condizionatori o sistemi di riciclo dell’aria, sanitari e rubinetteria per i bagni e impianti di sicurezza è prevista l’applicazione dell’Iva ridotta al 10%.
In altri casi l’agevolazione fiscale può salire a percentuali più alte ed essere ripartita nel corso degli anni attraverso una detrazione IRPEF o IRES. Uno degli obiettivi degli incentivi è anche quello di spingere chi intende fare interventi di manutenzione straordinaria a realizzare un risparmio energetico e al tempo stesso minimizzare l’impatto ambientale.