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Quando si affronta il tema relativo all’intestazione della prima casa occorre fare attenzione soprattutto per non perdere quelle che sono le agevolazioni fiscali dovute a questa particolare condizione. Ma cosa c’è da sapere su questo argomento? Leggete di seguito e lo scoprirete.

Intestazione prima casa: requisiti

Si può intestare casa a chi si vuole, ma se l’obiettivo è quello di usufruire delle agevolazioni che spettano a chi per la prima volta si intesta un’abitazione bisogna rispettare alcune regole che risultano essere fondamentali affinché tutto si svolga nel modo corretto. Come prima cosa, al fine di usufruire del bonus prima casa al momento dell’acquisto, è assolutamente necessario che l’intestatario della casa sia residente nel Comune dove si trova l’immobile oppure non sia residente ma svolga nel Comune la propria attività lavorativa, anche non retribuita. Ancora, tra i requisiti richiesti, è necessario che non abbia la proprietà (esclusiva o in comunione con il coniuge) di un’altra casa nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile da acquistare. La prima casa deve dunque essere davvero la prima abitazione intestata e questo vale anche in caso di altra casa situata in diverse regioni d’Italia che sia stata acquistata utilizzando il bonus.

Intestazione prima casa a minorenni: è possibile?

Qualora uno dei requisiti ritenuti fondamentali per usufruire dei bonus prima casa non sussista, si può pensare di intestare l’immobile di riferimento a un figlio. Può essere fatto anche in caso di minorenni, ma affinché tutto si svolga seconda la normativa la persona intenzionata ad acquistare la prima casa intestandola a un figlio minorenne dovrà fare un’istanza in Tribunale e sarà necessario il parere positivo del giudice tutelare affinché la compravendita vada in porto. In questo caso, va considerato anche un altro aspetto legato cioè a un’eventuale possibilità di (ri)vendere l’immobile, anche dopo i 5 anni dall’acquisto – nel caso la vendita venga fatta prima dei 5 anni decadrebbero tutti i vantaggi fiscali che caratterizzano l’acquisto della prima casa. Per rivendere un immobile intestato a un minorenne, cioè, dovrebbe arrivare il consenso del Giudice, che potrebbe anche decidere di subordinare la cessione all’utilizzo della somma ricavata dalla vendita per l’acquisto di un altro immobile oppure per altri tipi di attività che andrebbero comunque a tutelare il futuro del figlio, dal punto di vista economico. Per questo motivo, ovvero per tutta una serie di aspetti legati alla regolamentazione vigente in caso di prima casa intestata a minorenni, molti scartano questa ipotesi a priori. 

Intestazione prima casa al coniuge

Oltre che a un figlio minorenne, la prima casa può essere intestata anche ad un coniuge quando uno dei due (ovvero chi acquista casa o appunto il coniuge) svolge lavoro imprenditoriale considerato soggetto a possibili rischi economici. In questo specifico caso si rivela necessario un regime di separazione dei beni, per svariati motivi: intanto per evitare pignoramenti in caso di problemi economici, ma anche per tutelarsi dal coniuge stesso che in caso di separazione potrebbe rivendicare la proprietà di un bene che però è a lui intestato in modo fittizio e non reale. 

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