Comprare casa a Roma con passaporto straniero è possibile? La risposta è affermativa a patto che si rientri in alcune categorie specificatamente contemplate dalla legge. Gli stranieri possono difatti acquistare casa in Italia e, se l’acquisto è di una prima casa, possono addirittura usufruire delle agevolazioni previste per gli italiani (che consistono sostanzialmente in imposte più basse e un risparmio finale importante). Ecco tutto quello che c’è da sapere allora su comprare casa a Roma con passaporto straniero.
Che cos’è il passaporto
Prima di addentrarci nei meandri della burocrazia, soffermiamoci sul significato di passaporto. Che cos’è? Non è altro che un documento di identità che viene richiesto per viaggiare all’estero e che deve essere esibito al confine tra Stati nei casi in cui non esistano, con la nazione visitata, accordi per cui i cittadini possano utilizzare anche altri documenti di identità.
Comprare casa a Roma con passaporto straniero, perché sì!
Il mercato immobiliare italiano ha sempre un certo fascino per gli stranieri che sono letteralmente attirati dalle più belle città d’Italia e da quei paesini, magari anche piccoli e poco famosi, che sono però immersi in meravigliosi paesaggi in mezzo alla natura. Roma è sicuramente una delle più belle città del mondo e non stupisce dunque che siano davvero numerosi gli stranieri che sognino di acquistare una casa nella Città Eterna, dove si respira un’atmosfera davvero di altri tempi. Comprare casa a Roma con passaporto straniero è possibile perché la Legge italiana consente agli stranieri di acquistare immobili su suolo italiano, garantendo anche vantaggi se l’immobile in procinto di essere acquistato risulta essere una prima casa. In questo caso i cittadini stranieri che acquisteranno un immobile a Roma potranno usufruire delle agevolazioni sulla prima casa al pari degli italiani, risparmiando quindi un po’ di soldi.
Atto notarile: come si svolge
L’atto notarile per l’acquisto di una casa in Italia da parte di uno straniero deve avvenire in lingua italiana se l’acquirente conosce la lingua; altrimenti può essere rogato in lingua straniera, sempre che questa sia conosciuta dal notaio e dai testimoni. In questo specifico caso occorre presentare traduzione in lingua italiana sottoscritta di fronte all’originale. Nel caso in cui la lingua degli acquirenti non sia conosciuta dal notaio e dai testimoni, si rivelerà necessaria la presenza di un interprete perché tutto si svolga correttamente e nel rispetto delle regole. L’interprete dovrà essere scelto dalle parti e dovrà essere in possesso dei requisiti necessari per essere testimone ovvero dovrà avere compiuto la maggiore età, essere cittadino italiano o straniero o cittadino Ue e non essere soggetto interessato all’atto. L’interprete presterà giuramento di fronte al notaio di adempiere fedelmente al suo ufficio. In questo modo, pur non svolgendosi l’atto notarile nella maniera tradizionale (ovvero quella che caratterizza l’acquisto di un immobile su suolo italiano da parte di un cittadino italiano), si avrà la certezza che la vendita si potrà concludere correttamente.