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Case a Garbatella, edifici particolari che fanno del rione una sorta di “quartiere-paese” a due passi dal cuore di Roma. E’ la Garbatella che affonda le sue radici in una storia lontana. Per risalire alle origini di questo quartiere, infatti, occorre andare indietro di un bel po’, quando le case alla Garbatella erano abitazioni popolari, costruite per dare alloggio ai lavoratori. Oggi questo quartiere è in assoluto uno dei più appetibili tra quelli della Capitale per il suo rapporto qualità-prezzo e per il tipo di dimensione che garantisce: vicino al centro e a due grandi arterie della Capitale, ben collegato, ma raccolto e lontano da traffico e rumori proprio per la sua conformazione architettonica.

Case Garbatella, la storia e i “Lotti”

Come anticipato, la storia della Garbatella è decisamente antica. Vede la luce negli anni Venti: la prima pietra viene posata dal re Vittorio Emanuele III nell’attuale piazza Benedetto Brin. Il periodo storico è quello del grande sviluppo edilizio che vide protagonista tutta l’area dell’attuale VIII Municipio negli subito successivi alla Prima Guerra Mondiale.

Le case alla Garbatella erano essenzialmente case popolari, dette “I Lotti di Garbatella”, destinate ai dipendenti degli enti che lavoravano per le industrie vicine e il porto. Nel disegno originale a Garbatella si intendeva realizzare un’idea di città-giardino: ogni edificio, le cui facciate sono curatissime, ha intorno all’abitazione un terreno. Quest’architettura tipica del quartiere fa di Garbatella uno dei quartieri più ambiti. Nel frattempo, le case sono diventate un po’ meno popolari e decisamente più appetibili sul mercato.

Ecco perché ad oggi sono molte le persone che cercano casa in questa zona che, nonostante regali una dimensione più a misura d’uomo non ha niente da invidiare, quanto a comodità, ai più centrali quartieri della Capitale. Le case alla Garbatella contano spesso su spazi esterni, giardini o piccoli terrazzi, che mano a mano che ci si sposta verso il centro diventano più unici che rari. Oggi questo quartiere è anche particolarmente vivo dal punto di vista culturale: ospita infatti vari centri culturalmente rilevanti come il teatro Ambra alla Garbatella, il Teatro Palladium e altro ancora.

Perché il quartiere si chiama Garbatella?

Curiosa la storia legata al suo nome. All’inizio per il quartiere si era pensato al nome Concordia, come buon auspicio per un nuovo periodo di pace dopo anni decisamente intensi. Un’altra proposta fu di attribuirle un nome riferito al mito di Romolo e Remo, ovvero Remuria: qui Remo avrebbe voluto fondare la nuova città. Ma nessuna delle due proposte si concretizzò e da lì a poco il quartiere prese il nome di Garbatella. La leggenda narra di numerose osterie in questa zona. In una di queste lavorava una donna avvenente e molto brava a trattare con gli avventori. Una donna garbata e molto bella, appunto: l’unione delle due parole le valse il soprannome di Garbatella, (ri)usato poi dagli abitanti di quel rione. C’è poi un’altra teoria, meno gettonata, che racconta che il nome Garbatella verrebbe da un tipo di coltivazione “a garbata” o “a barbata”, tipica della zona, quella dei colli sovrastanti la basilica di S. Paolo.

 

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